I nostri piedi sono strumenti complessi che attraverso ossa, legamenti, articolazioni, muscoli e pelle fanno da tramite tra il suolo e il sistema nervoso centrale, permettendo al corpo di stare in posizione eretta, coordinare la postura e muoversi, adattandosi al terreno sul quale si trova.
Le scarpe che siamo soliti indossare ogni giorno se da una parte servono per proteggerli, dall’altra non ci permettono di allenarli e di stimolare la loro sensibilità propriocettiva, una condizione questa che porta spesso, nel lungo termine, allo sviluppo di problematiche di carattere infiammatorio, circolatorio e posturale.
“Camminare a piedi nudi nel modo corretto aiuta a ritrovare naturalmente la funzionalità del corpo e ci riporta nella condizione di poter sfruttare al meglio tutte le nostre potenzialità – spiega Vincenzo Pollastri, responsabile commerciale Human Tecar. – Attraverso la sollecitazione della pianta del piede, sopratutto se effettuata a piedi scalzi su superfici naturali come la sabbia e i sassi, possiamo stimolare l’attività propriocettiva e rieducare il corpo a ritrovare equilibrio e stabilità. (…)
Camminare a piedi nudi su superfici di diversa consistenza e stabilità rappresenta dunque un valido aiuto per chi deve recuperare dopo un infortunio, per chi desidera allenarsi sia a livello amatoriale che professionistico per migliorare la propriocettività al riparo da traumi articolari, per chi vuole perdere peso (grazie all’incremento del dispendio calorico), e per chi soffre di una patologia flebolinfologica, con evidenti vantaggi nel trattamento delle gambe pesanti, linfedema, cellulite e problemi di circolazione in genere, sia in ambito curativo che preventivo”.
da un incontro con il dott. Vincenzo Pollastri, responsabile commerciale Human Tecar, presso RiminiWellness
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