La Tetraparesi
L’esistenza di Riccardo è tenuta in ostaggio dalla Tetraparesi spastico distonica. Due bambini ogni mille nascono con una paresi cerebrale, duemila nuovi nati all’anno in Italia, 150 solo in Veneto. «E’ la causa più comune di disabilità infantile», precisa papà Christian Barzazi, veneziano di Dolo, avvocato e imprenditore di successo e soprattutto, padre determinato. Nel caso di Riccardo infatti le speranze, praticamente inesistenti alla nascita, sono diventate una grande storia di vita, trasformata oggi in un progetto sperimentale annunciato direttamente dal Governatore Luca Zaia. Un risultato partito dal sorriso di Riccardo. Quella di Christian Barzazi non è soltanto una famiglia di grande fede, dove è fondamentale la presenza dolce e discreta della moglie Maria Giovanna, ma è anche una famiglia che non si arrende. Dopo i primi anni a testare la comune fisioterapia, Christian incontra il metodo Feldenkrais. Gira l’Europa per testare ogni fisioterapista, dalla Svizzera a Israele. Trasferisce l’intera famiglia in America per mesi fino a spendere ogni centesimo del suo ingente patrimonio.
«Riccardo è il motore di tutto»
La sua storia è infatti anche quella di imprenditore visionario, che viaggia spesso sulle montagne russe. La startup fondata nel 2011 con successo insieme al fratello e quotata in borsa nel 2014, una volta venduta cola a picco. I due Barzazi la ricomprano per la cifra di 1 euro, nel 2018 la risanano e la rimettono in pista. Insieme, nel 2013 fondano anche la Fondazione Giovani Leoni dedicata ai bambini in difficoltà, senza immaginare che sarebbe stato in futuro il traino proprio per il figlio di Christian e i bambini come lui. Oggi una fisioterapista sbarca a Dolo dalla Croazia ogni mese per seguire i progressi di Riccardo e il metodo, lentamente, continua a dare i suoi frutti. «Il suo sorriso è la nostra cartina tornasole. Se lui sorride, noi continuiamo a provarci. E lo facciamo per il benessere di tutta la famiglia». Anche quello della sorellina più grande Veronica, cresciuta infilandosi nei marchingegni che la famiglia Barzazi portava a casa al posto dei comuni passeggini. «Riccardo è il motore di tutto. La bellezza la vediamo in nostro figlio, quando con il sintetizzatore oculare mi chiama e mi chiede: papà, usciamo?».
Il progetto di sperimentazione
Oggi l’obiettivo della famiglia Barzazi è dare supporto e assistenza alle famiglie dei bambini colpiti da paralisi cerebrale. Nel 2019 è nata a Pianiga la prima clinica Feldenkrais in Italia che accoglie bambini da tutto il nord Italia. «La Regione – spiega Christian Barzazi – ha accolto nel 2019 la richiesta di modificare la Legge regionale 6/99 prevedendo contributi regionali per i portatori di handicap psicofisici che si avvalgono del metodo Feldenkrais. In questi giorni è stato invece approvato il progetto di sperimentazione “Brain Up” ed è la prima volta al mondo». La Giunta veneta ha infatti approvato due giorni fa, con la benedizione di Luca Zaia e su proposta dell’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, un finanziamento di 365mila euro al progetto di ricerca scientifica «Brain Up» presentato dal direttore generale Giuseppe Dal Ben dell’Azienda ospedaliera di Padova in collaborazione con la Fondazione Giovani Leoni, per attivare uno studio clinico rivolto a 20 bambini. Mentre la Fondazione si occuperà di sostenere i costi relativi alle terapie, l’ospedale padovano potrà condurre il primo studio clinico ad opera di una struttura pubblica sull’efficacia del metodo Feldenkrais nella riabilitazione dei bambini affetti da paralisi cerebrale infantile, coordinato da Stefano Masiero, direttore della Riabilitazione Ortopedica e Neuroriabilitazione.
L’evento al Malibran
Papà Christian, nel frattempo, non si accontenta. Il prossimo ottobre un grande evento si terrà al Teatro Malibran di Venezia, con i primi ballerini della Scala di Milano e dell’Operà di Parigi, con un convegno sul metodo Feldenkrais alla Fondazione Cini con i massimi esperti internazionali. Un grande motto di fiducia nel futuro che ancora si avvale dello stesso principale motore: «Come sempre – dice papà Christian – il sorriso di Riccardo».”