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Curarsi con la medicina cinese

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L’Azienda Servizi Farmaceutici e l’Associazione Kinesis intendono, con il presente testo, rappresentare uno stimolo all’ approfondimento della conoscenza sull’argomento trattato. Come nelle conferenze svoltesi negli anni precedenti, l’obiettivo è quello di fare divulgazione su argomenti di educazione sanitaria, senza pretendere di esaurire il tema, ma fornendo spunti di studio e ricerca per singoli o associazioni. Il presente testo appartiene alla serie degli estratti delle precedenti conferenze (disponibili su questo sito internet) di cui segue l’elenco:

  • Prevenzione alimentare del tumore al seno
  • Medicina Cinese
  • Omeopatia umana e veterinaria
  • Medicina Ayurvedica
  • Fitoterapia
  • Digiuno terapeutico
  • Musicoterapia
  • Iridologia
  • Vaccinare perché
  • La terapia del sorriso
  • Anoressia e bulimia
  • La depressione come risorsa
  • Affari di cuore

Il materiale che segue consiste di:

  • l’estratto dei punti significativi della conferenza;
  • l’elenco dei siti internet relativi al testo per approfondimenti sull’argomento;
  • la bibliografia relativa al testo.

N.b.: L’Associazione Kinesis ha lo scopo di divulgare argomenti di educazione alla salute, non può assumersi resposabilità su quanto viene scritto dagli specialisti, nè fornire consigli o informazioni di carattere medico-scientifico. Rimandiamo alla bibiliografia in coda a ogni singola conferenza per le domande relative. Saranno gradite informazioni o suggerimenti al numero di telefono 02.9840908, oppure ai seguenti indirizzi di posta elettronica:  amministrazione@asfsangiuliano.it  oppure contattando lo Studiokinesis.

Dottoressa Caterina Martucci – Docente di medicina cinese

Estratto sull’incontro tenutosi il 20.11.1997:

L’introduzione alla conferenza viene fatta dal Dott. GIULIANO MASINA in rappresentanza della Azienda Servizi Farmaceutici, il quale coglie l’occasione per spiegare che da quando l’azienda Servizi Farmaceutici è stata trasformata, ha ampliato i propri servizi, cioè le prestazioni non sono solo quelle di distribuire medicinali anche di prodotti naturali; ma anche diffusore di informazioni sanitarie su tutto ciò che riguarda la persona e il suo benessere, sulla medicina alternativa e quindi anche sulla medicina cinese. Prende la parola un rappresentante dell’Associazione Kinesis che ringrazia i presenti per aver partecipato così numerosi a questa conferenza e spiega perché è così importante l’educazione alla salute e in special modo la medicina cinese. Per questa, la persona é considerata un tutt’uno, mente e corpo, anche in relazione con la terra, con l’ambiente che la circonda, con il passare delle stagioni; come dire un microcosmo inserito in un macrocosmo.

Parla poi la Dott.ssa CATERINA MARTUCCI che inizia il discorso con una novità: é da poco tempo che la medicina cinese non viene più considerata come alternativa, almeno non più tale negli Stati Uniti; dove l’Istituto Nazionale della Sanità l’ha considerata a pieno titolo come quella occidentale e presto questo riconoscimento avverrà in tutti gli altri paesi occidentali; quindi medicina complementare si, ma non alternativa, nel senso che, come le altre medicine etniche, come quella indiana, tibetana etc, devono integrarsi, e portare ciascuna il proprio contributo al benessere della persona.

Questo é accaduto perché sempre più persone amavano curarsi con questa medicina cinese e pertanto le autorità sanitarie hanno dovuto riconoscere il valore terapeutico di queste pratiche. Perché è cosi importante questa medicina e perché sempre più persone vi ricorrono? Intanto va ricordato che questa medicina ha 6.000 anni di storia e si è via via modificata ed arricchita di cultura ma anche di esperienza clinica. Quali sono le caratteristiche di questa medicina? Il medico che si occupa del paziente, lo considera un insieme, dal punto di vista organico, materiale, emotivo, psichico e spirituale, perché, per la medicina cinese, la persona è formata da energia che è tutto quello che ci dà vitalità, che ci permette di parlare, di essere vivi. Le alterazioni di questa energia, in una piccola parte o in tutto il corpo sono quelle che determinano la malattia, pertanto il complio del medico è quello di fare una diagnosi precoce e, se possibile, di impedire al paziente di ammalarsi, ma per far questo deve educare il paziente a conoscersi, a capire se stesso, a proteggere le proprie debolezze e durante l’arco del secolo ha sviluppato queste tecniche che si chiamano “di lunga vita “, che sono soprattutto la prevenzione e la terapia. Queste tecniche insegnano al paziente uno stile di vita corretto per non ammalarsi.

A grandi linee si intende: sintonizzarsi con il ritmo della natura, cioè adattarsi al cambiamento delle stagioni; regolare il ritmo di sonno e veglia; mangiare secondo quello che la natura ci offre nelle varie stagioni; mantenere un armonia emotiva, perché le emozioni arricchiscono la persona, ma sono sempre dannose quando sono eccessive, sia qualitativamente che quantitativamente, quindi la sfera emozionale deve essere sempre equilibrata, armoniosa, poiché quando, sia in positivo (troppa gioia) che in negativo ( troppa paura, preoccupazioni) sono eccessivi, danneggiano la persona e sono nocivi a tal punto che possono essere causa di malattia, infatti per la medicina cinese, tra le cause di malattia, esistono non soltanto i fattori climatici, alimentari, i virus, i batteri, ma anche le situazioni emozionali che fanno, quindi, parte della diagnostica. Per tornare soprattutto alla prevenzione, cosa che interessa ogni persona, è necessario, oltre alle abitudini igieniche corrette, l’alternanza del riposo e della fatica dell’attività fisica con momenti di rilassamento, alimentazione corretta per ogni persona perché ogni persona ha una tipologia diversa dall’altra, quindi il medico dovrà aiutare il paziente a trovare la propria individualità e a proteggerla il più possibile. Quando questa prevenzione fatta a livello individuale non basta, cioè quando la correzione dietetica, il movimento non sono sufficienti l’equilibrio emozionale non si situa da solo in una posizione di armonia, solo allora interviene il medico che, fatta la diagnosi, con una metodica che é diversa da quella della medicina occidentale, decide quali terapie seguire.

Le più note sono: l’agopuntura, la moxibustione, ( che significa riscaldare con bastoncini di moxa), dietetica terapeutica, fitoterapia ed esercizi terapeutici che si chiamano qi gong ( si pronuncia ci gung ), che possono essere esterni, fatti soprattutto con movimenti del corpo, ed interni; fatti prevalentemente di meditazione e respirazione. Esiste poi il massaggio inteso sia come manipolazione, sia proprio come massaggio dei meridiani e cutaneo, che può venire eseguito da soli o da persone esperte. Un punto da evidenziare molto importante è quello della prevenzione. Nella medicina occidentale la prevenzione non è mai primaria, ma intende una diagnosi precoce, ed evidenzia, tramite indagini di vario tipo ( cliniche, radiologiche, ecografiche, ecc) una situazione già in atto. Per la medicina cinese prevenzione vuol dire fare in modo che ciò non accada, cioè conoscere a priori la debolezza della persona attraverso un interrogatorio, una diagnostica energetica, che si basa sulla presa dei polsi, ( pulsologica) e attraverso l’esame della lingua,( glossoscopica) e, mediante tutte queste indagini, si dovrebbe arrivare a fare una diagnosi precoce e prevenire l’insorgenza della malattia. Nell’antichità i cinesi pagavano l’onorario al medico solo fino a quando rimanevano in buona salute e, non appena si ammalavano, il medico non veniva più pagato, e forse questo ha contribuito a far si che il medico abbia avuto tutto l’interesse ad effettuare una diagnosi precoce.

Quando poi la persona si ammala non si ha più una prevenzione primaria, bensì secondaria. E’ il caso dell’osteoporosi, patologia molto frequente sia in oriente che in occidente e, poiché la vita media si è molto allungata, è importante che ciò non accada ed arrivare a fare prevenzione prima che avvenga. Come pure la menopausa per la donna, non è dà considerarsi una malattia, ma uno stato fisiologico di modificazione dell’equilibrio ormonale della persona, come pure l’andropausa per l’uomo. E’ importante arrivare a questi mutamenti drastici preparati, in modo che gli squilibri che in alcune persone sono veramente spiacevoli, non si realizzino; quindi bisogna cominciare a trattare la menopausa molto prima che accada, lo stesso per l’osteoporosi e cosi via. Altri punti interessanti della medicina cinese sono le indicazioni: a chi si rivolge e chi ne potrà trarre vantaggio. In occidente chi si rivolge a questa medicina sono persone portatrici di patologie croniche per le quali la medicina occidentale offre terapie sintomatiche, questo vale per la cefalea, per l’insonnia, per molte forme depressive, ansiose, tutti i dolori di varia natura. Si rivoIgono a questa medicina persone che non hanno avuto benefici o solo in minima parte dalla medicina tradizionale e perciò ricercano altre strade. Quindi conviene studiare bene in quali casi possa giovare la medicina cinese o quella tradizionale oppure associarle entrambe.

Ora la parola viene data alle persona intervenute che vogliono porre delle domande:
D: Che cosa fa, nello specifico, la medicina cinese riguardo la menopausa, sia in termini di diagnosi che di terapia?

R: La diagnosi nella medicina cinese è quasi tutta basata su 4 tempi:

  • L’anamnesi del paziente, quello che è successo dall’infanzia ad oggi, quella della famiglia;
  • L’osservazione dell’aspetto del paziente, come si muove, come cammina;
  • Il sentire se il paziente ha particolari odori; il tono della voce se alto o basso;
  • La palpazione del corpo, di tutto il corpo;

L’esame della lingua e, fondamentale per la diagnosi, l’esame dei polsi.

Quindi, tutte queste rivelazioni portano a fare una diagnosi del paziente. La diagnosi della medicina cinese tiene conto dei suoi fondamenti che sono le varie teorie della medicina cinese: teoria dello yin e dello yang, teoria dei meridiani, teoria degli organi e delle viscere. La diagnosi che viene effettuata dopo i 4 tempi della visita è una diagnosi, che è di tipo energetico, quindi si stabilirà se la persona ha un certo equilibrio relativo o ha una certa patologia, per esempio nel caso della menopausa potrebbe avere una debolezza di un organo, può essere la milza, il fegato, i reni, i polmoni. In base alla diagnostica dello stato energetico, prima ancora che arrivi il momento della modificazione dell’assetto ormonale della persona, il medico cerca con l’agopuntura, con la correzione dietetica, con la fitoterapia, con la attività di educazione al respiro, di controllo dello stato emozionale e mentale, di portare la persona al momento della menopausa con equilibrio. La menopausa non è una malattia, ma un momento particolare della donna preceduto da un altro momento critico chiamato climaterio e per far si che questo sia critico il meno possibile, bisogna arrivare in un buon equilibrio emozionale, fisico, psichico, ed è questo il compito che si pone la medicina cinese. Vi sono persone che per vari motivi non possono assumere la terapia ormonale sostitutiva, che è ”magnifica” perché sposta in aivanti il periodo del climaterio e fino a quando si assumono ormoni, è come se li producesse il corpo stesso e questa assunzione è molto importante per quanto riguarda il problema delle ossa. Molte persone che non assumono ormoni e non fanno nessuna terapia, specialmente nei pnmi 2 anni dopo la menopausa, vanno incontro ad una perdita di calcio nelle ossa, chiamata demineralizzazione, perdita di calcio postmenopausale, in questa fase la situazione si stabilizza, per poi peggiorare dopo i 70 anni, questo sia per l’uomo che per la donna. Quindi, se non si può fare la terapia ormonale sostitutiva, la medicina cinese è un’ottima alternativa.

D: Nella depressione la medicina cinese può essere utile da sola o usata in associazione con terapie occidentali basate sull’assunzione di psicofarmaci?

R: Sia nella medicina occidentale che in quella cinese la depressione viene considerata una malattia più o meno grave, solo che nella medicina cinese non esiste la parola generica di depressione, ma esiste il particolare stato depressivo di quella persona, che non è mai uguale a quello di un’altra. Esiste quindi una sostanziale differenza tra le due medicine: per quella occidentale la diagnosi è difficile e complessa, richiede un sacco di esami, di specialisti che poi arrivati alla diagnosi, ordinano sempre gli stessi farmaci. Per quella cinese è esattamente l’opposto: la diagnosi è abbastanza facile, la terapia invece è sempre molto complicata perché va adattata da persona a persona e va cambiata quando cambia la sua energia, perché non siamo mai uguali a noi stessi, quindi la valutazione va fatta di volta in volta, comunque non è opportuno togliere tutto in una volta gli psicofarmaci ad una persona che ne faccia uso, anche perché la medicina cinese non fa miracoli; ma prescrive una terapia. Ci vuole deI tempo prima che la terapia “cinese” si esprima, pertanto non esistono controindicazioni all’assunzione delle due terapie, tranne in un solo caso, cioè quando vi è l’assunzione di cortisone, poiché questo farmaco deprime tutte le risposte della persona e quindi anche le risposte agli stimoli dell’agopuntura.

D: Cosa può fare la medicina cinese per le forme atopiche delle malattie della pelle che si hanno fin da piccoli?

R: Sono tra le patologie più gravi che ci possono essere perché non riguardano la pelle, si manifestano sulla pelle, ma le origini sono sempre molto profonde, molto interne, spesso interessano patologie degli organi, dell’energia del sangue, quindi i livelli più profondi della persona. Non sono tutte della stessa gravità e molte forme costituzionali vengono trattate con buon successo. VI sono bambini che presentano fin dalla nascita disturbi a li’vello cutaneo, ma hanno anche problemi polmonari, forme asmatiche, di rinite, ecc. La medicina cinese non tratta il sintomo, ma la malattia alle origini, per esempio la forma asmatica o la rinite, se si riesce a trattare la radice di queste malattie, va meglio anche a livello cutaneo. Per le patologie acute, di dolore cutaneo ecc. l’agopuntura è più che sufficiente, mentre per quelle più interne, di vecchia data, spesso è necessario fare una terapia con agopuntura, che è una terapia che agisce solo dall’esterno, con una più interna, o dietetica o farmacologica.

D: Per la cefalea?

R: La cefalea è una patologia molto complessa, con origini molto lontane. La medicina cinese la distingue di origine interna ed esterna. Le più gravi sono le cefalee di origine esterna, dovute a cause climatiche, vento, freddo, umidità, che possono da sole causare cefalea. Le cefalee interne sono dovute a varie cause: tensione, collera, troppa concentrazione, quindi c’è una grande contrattura dei muscoli delle spalle, collo molto teso, spesso inarcato indietro e spesso si tratta di persone irritabili, depresse, frustrate. Il segreto della medicina cinese è trattare non il sintomo, ma la causa. In Cina ed in alcuni posti molto particolari in Europa stanno sorgendo scuole di medicina integrata, si cerca di mettere insieme le due scuole di medicina, quella occidentale e quella orientale e di trarne il meglio. Solo che la medicina cinese fatta in occidente non sempre ottiene dei risultati, non perché questa medicina non sia valida, ma perché la pratica non sempre riesce ad essere all’altezza della situazione, e soprattutto la mentalità occidentale è molto diversa da quella orientale. Per imparare bene questa medicina è necessario cambiare l’approccio logico, cioè noi abbiamo un atteggiamento analitico, guardiamo il particolare, gli orientali hanno un atteggiamento analogico, guardano la globalità.

D: Quanto la volontà o la resistenza del paziente può intervenire nel processo di guarigione?

R: Una persona ammalata che va a farsi visitare non ha la consapevolezza di volere o non volere guarire. La persona è poco consapevole di tutto, di ogni sua azione nella vita, quindi una persona che è ammalata è una persona che non sta bene, poi che usi la sua malattia o il non voler guarire per altri scopi, è un ulteriore segno della sua malattia, per cui bisogna cercare di comprendere profondamente quello che sta succedendo a chi sta male e dargli una mano, nel limite delle capacità e degli strumenti che si hanno. La medicina cinese insegna alla persona a fare delle cose per sé stessa, perché quasi tutte le patologie che si vedono in occidente sono croniche ed è perché quella persona continua a sbagliare, per esempio nel mangiare, nell’adirarsi, nel preoccuparsi, per cui fa diventare perpetua la causa della malattia. Quindi, dopo aver fatto la diagnosi, si individua la causa prima della malattia ed il fatto che la persona è a disagio dipende da questa causa e si cerca di farglielo capire. Se continua a comportarsi come prima, si deve insistere incoraggiandolo. Moltissime patologie sono dovute ad intossicazione: alimentare, farmacologica, ecc. Anche quando il cibo è troppo, sia come quantità che come qualità, può portare ad intossicazione. Oggi va di moda la dieta vegetariana, ma facendola male è dannosa alla salute, per esempio è sbagliatissimo mangiare solo verdura e formaggio, molto meglio essere onnivori, mangiare un po’ di tutto in modo equilibrato. Quindi queste persone, comportandosi in tale modo, danneggiano sé stesse pertanto il compito del medico è far capire dove sbaglia, perché sbaglia e come modificarsi.

D: In Cina stanno tutti bene?

R: In Cina non stanno tutti bene, come del resto in tutto il mondo, attualmente esistono sia ospedali che praticano la medicina occidentale, sia ospedali che praticano la medicina cinese, sia ospedali che le praticano entrambe, poi vi sono studi medici e centri medici per curarsi, come in occidente. La Cina, in questi ultimi 7/8 anni, sta cambiando: vede un grosso avvicinamento al mondo occidentale, un grosso cambiamento socio-economico e stanno aumentando le patologie che erano prettamente occidentali, per esempio quelle alimentari. Il mito del cinese che ha qualche soldo in più è diventato quello di andare a mangiare gli hamburger e poiché la Cina non ha abbastanza cereali per allevare gli animali, c’è un grosso problema: l’alimentazione dei cinesi è sempre stata fondata sulla coltivazione del riso, alimentazione equilibrata, ma ora ne consumano meno per darlo come cibo ai bovini per farne bistecche. L’eccesso del consumo di carne è estremamente più dannoso che l’eccesso di riso, quindi anche in Cina stanno sorgendo disturbi metabolici, di obesità, ecc.

D: Il medico, come strumento terapeutico farmacologico, di cosa dispone?

R: In Italia vengono importati da circa 6/7 anni la maggior parte dei rimedi erboristici della fitoterapia erboristica cinese, tramite grossi importatori che li smistano alle farmacie . Queste consegnano direttamente al cliente alcune erbe, mentre la maggior parte di esse vengono vendute dietro prescrizione medica, che è fatta di tutta una serie di erbe, perché in medicina cinese non si assume solo un’erba, ma vari rimedi che vengono insieme coordinati per trattare la patologia in atto. Il farmacista prepara questi pacchetti fatti di varie erbe e li consegna al paziente per farne un decotto, che è estremamente efficace e di grandissimo vantaggio rispetto ad altre preparazioni, ma ha il limite che ci vuole tempo per prepararlo ed è molto costoso, perciò si manda via fax, su carta intestata, la prescrizione medica, per esempio, ad una farmacia da cui ci si serve da molto tempo. Il farmacista parte da questa prescrizione e prepara lui stesso il decotto, poi ne fa un estratto secco che servirà successivamente per farne un estratto idroalcoolico o acquoso o per farne delle capsule o delle pillole. Questo è un metodo di assunzione molto più facile e meno costoso per il paziente. Tutti i preparati sono di derivazione animale vegetale o minerale, poiché la medicina cinese per le sue cure di fitoterapia si rivolge solo a questi mondi.

D: Per la medicina cinese, tutte le malattie sono di derivazione psicosomatica? Che rapporto c’è tra i rimedi di questa medicina e quella omeopatica?

R: La risposta alla prima domanda è “Ni”, perché l’uomo è fatto di energia, per esempio l’energia della mano è un ‘energia condensata, è materia, quella della mente è estremamente sottile, impercettibile, in quanto la si deduce, la si sente, ma non la si vede. Se una persona è alta o bassa, se ha o non ha una particolare luce negli occhi, tutti questi elementi sono sempre energia, quindi se la malattia sia psicosomatica o somatopsichica non ha importanza, è importante dare una mano alla persona affinché possa stare bene. L’omeopatia e la medicina cinese sono due cose totalmente diverse; l’ omeopatia ha una storia diagnostica completamente diversa, molto complessa, ricca, e si usano quantità infinitesimali di farmaco.

D: Esiste la chirurgia nella medicina cinese?

R: Si, ma non fa parte del corredo della medicina cinese classica, poiché essa aveva la presunzione di guarire la malattia prima che diventasse organica.

D: In che cosa si differenzia la fitofarmacoterapia cinese da quella occidentale?

R: La maggior parte dei farmaci della medicina occidentale sono di sintesi, cioè si estrae il principio attivo di una certa sostanza, probabilmente derivante dal mondo vegetale, successivamente viene sintetizzato come molecola chimica. Per quanto riguarda la sostanza invece nella farmacoterapia cinese si usa la pianta o una sua parte: la corteccia, le foglie, i rami, la radice, oppure, se è un farmaco minerale, il tutto (esempio: il talco, il gesso, il guscio dell’ostrica, ecc..). Poi è completamente diversa la diagnostica: per esempio in occidente per curare la polmonite, se causato da un batterio, si dà lo stesso antibiotico a tutti i pazienti, mentre per la medicina cinese si deve vedere il paziente, fare la diagnosi nella sua situazione specifica di malattia per poter dare una somministrazione di qualcosa. Inoltre è totalmente diversa la medicina erboristica cinese da quella occidentale.

D: Quando si va da un medico che pratica la medicina cinese, in quanto tempo si ha la diagnosi?

R: Subito. La prima visita dura circa 1 ora e si arriva a fare la diagnosi abbastanza in fretta e si riesce quindi a capire da che cosa un paziente deve riguardarsi.

D: L’agopuntura quali malattie guarisce?

R.: L’agopuntura non guarisce le malattie croniche, può però dare sollievo ed alleviare il dolore. La patologia acuta si risolve rapidamente con l’agopuntura, mentre per quella più cronica non basta, occorre cambiare lo stile di vita, cambiare ciò che ha reso cronica la patologia e, se dovuto ad un grosso deficit di energia, va corretto quello.

D: Ci sono, nella vita quotidiana cose che possono rinforzare gli organi costituzionalmente deboli o ci sono indicazioni generali all’educazione proprio alla salute per tutti che rigiuardano alimentazione, moto, ecc.?

R: La cosa più importante è conoscere se stessi e rispettare la propria fragilità, conoscere se stessi da un punto di vista energetico. E’ utile avere un medico che aiuti a capire quali sono le proprie debolezze da rispettare, e questo per tutte le età, sia quando si è giovani, quando si è più maturi e quando si è nella terza età. E’ molto importante, anzi fondamentale, l’alimentazione, perché si assume tre volte al giorno almeno, quindi se tre volte al giorno è sana, nutre, se invece è errata, danneggia la persona giorno dopo giorno. Può danneggiare sia in senso qualitativo che quantitativo, quindi l’alimentazione è fondamentale, perché la medicina cinese ci dice che quando si nasce, ogni persona ha un corredo di energie innate che vengono tramandate dai genitori. A partire dalla nascita si deve far sempre conto di questo patrimonio energetico, ma bisogna nutrirlo e, se l’alimentazione non è corretta, sana, equilibrata, non solo non si nutre la propria vita, ma si danneggia anche questo corredo energetico che è stato tramandato dai genitori.

Altra cosa importante è l’armonia emozionale, è importante coltivare stati d’animo positivi e trovare un modo che non consista in una repressione, per esempio se si è di malumore non far finta che non ci sia ma il trucco è di vedere il malumore, e di prenderne le distanze, stare un attimo indietro. Significa essere davanti ad un evento che, anche se ci turba, bisogna guardarlo come se appartenesse a qualcun altro: cioè non identificarsi continuamente con la situazione, ma rimanerne fuori. Quindi è necessario coltivare l’armonia della situazione per la salute emozionale della persona, perché se si è sani emozionalmente lo si è anche fisicamente. Altra cosa da fare è mantenere la salute del corpo, mediante pratiche fisiche di movimento, di respirazione, che aiutino il corpo a stare bene, perché se il corpo sta bene sta bene anche la mente poiché sono fatti della stessa sostanza. Poi tutte le pratiche di meditazione sono una ricchezza estrema delle culture orientali: cinese, tibetana, indiana. Per questi popoli sono la forma di autopsicoterapia che aiuta ad allontanare la più grande malattia veramente. Mentre in occidente si é dato più spazio allo sviluppo razionale, nei paesi orientali si ascoltano molto più le emozioni, le sensazioni, la creatività, la spontaneità, l’intuizione, mentre in occidente vengono continuamente represse.

D: Quali sono le principali tecniche di meditazione?

R: Per tecniche di meditazione si intende tutto ed il contrario di tutto, perché esistono molte correnti: alcune hanno funzioni di rilassamento, altre hanno come obiettivo un arricchimento anche spirituale della persona. La via semplice è quella di portare l’attenzione sul respiro ed ha un duplice vantaggio: di migliorare la propria respirazione perché il respiro diventa sempre più calmo, sempre più profondo, più addominale, cosicché arricchendo la propria ossigenazione fornisce molta calma, molta tranquillità. Ha il vantaggio di portare sempre più l’attenzione verso l’interno, verso la propria interiorità, sviluppando la percezione, la capacità di sentire e mette a riposo la mente, cioè si riesce ad essere attenti solo al respiro; la nostra mente non pensa, riposa e questo è estremamente vantaggioso. I passi successivi sono più complessi e richiedono veramente una guida. Rilassamento e respirazione sono due cose ben distinte. La respirazione richiede un certo allenamento, c’è che ci riesce prima, chi invece impiega più tempo.

Prende la parola il rappresentante dell’ Associazione Kinesis che illustra brevemente quanto segue:

la Dott.ssa Martucci ha una grandissima esperienza nel campo della medicina cinese, è scrittrice oltre che medico di medicina cinese; insegna all’Università di Urbino, e in istituti privati, ha un curriculum eccellente.

Ha scritto inoltre due libri divulgativi:

QI GONG – Esercizi energetici per tutte le stagioni – Edizioni MURSIA

LA DIETETICA CINESE – Edizioni Mursia

che, unitamente ai volumi presenti in Biblioteca Comunale, possono essere consultati per approfondire gli argomenti trattati.

La dottoressa MARTUCCI ringrazia tutti i partecipanti e dà l’arrivederci ad una prossima volta.

Si ringraziano: Angela De Girolamo per l’organizzazione e Gianna Ardizzoni per la trascrizione.

 

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